“Fuochi d’artificio” si avvia al finale: ecco quando andranno in onda gli ultimi due episodi e cosa aspettarsi dalla storia di Marta
“Fuochi d’artificio” si avvicina al gran finale. La miniserie di Rai 1, ambientata tra le Alpi piemontesi nel 1944, ha già fatto il suo ingresso nel cuore di molti. Dopo i primi quattro episodi quando vedremo gli ultimi due? Segnatevi la data senza indugi: venerdì 25 aprile 2025, sempre in prima serata su Rai 1. Una scelta non casuale, visto che coincide con l’80º anniversario della Liberazione. Un richiamo che rende tutto ancora più carico di significato.
La trama
La serie, tratta dall’omonimo romanzo di Andrea Bouchard e diretta da Susanna Nicchiarelli, racconta la storia di Marta, Davide, Sara e Marco. Quattro ragazzini di provincia, uniti da un sogno tanto semplice quanto astruso in quei tempi: la pace. Non è roba da poco, a 12 anni, pensare a liberare il proprio Paese. Nelle puntate già andate in onda, abbiamo visto Marta e gli altri diventare il “Sandokan” che tiene in scacco i nazifascisti, infilarsi tra i boschi come piccoli fauni sfuggenti, affrontare la guerra con un coraggio straordinario. Più che una semplice narrazione, a tratti sembrava quasi di respirare quell’aria tesa, mista di polvere da sparo e speranza.
Il terzo episodio, “Cinquemila stelle”, ha portato Marta a scoprire un passaggio segreto nella roccaforte tedesca. Lì, il fratello Matteo era tenuto prigioniero. Una scena che potremmo definire da batticuore. Nel quarto episodio, “Attraverso la notte”, l’atmosfera si fa ancora più cupa. Le case vengono perquisite dai tedeschi, la paura si insinua pesante. Marta capisce che la madre non è a Torino come le avevano fatto credere, ma in Svizzera, intenta ad aiutare altri a scappare. Intanto, per salvare i ragazzini, i partigiani decidono di “uccidere” Sandokan inscenando un funerale fittizio.
Il cast e il finale
Parlando di dove è stata girata, la serie ha reso omaggio alla Val di Susa, alla Val Chisone e a tanti piccoli comuni incastonati tra le Alpi. Da Bardonecchia al Forte di Exilles, passando per Cesana e Sestriere. Paesaggi mozzafiato che sembrano fatti apposta per raccontare una guerra tanto cruda quanto piena di umanità. Nel cast, spiccano i giovani Anna Losano (Marta), Luca Charles Brucini (Davide), Carlotta Dosi (Sara) e Lorenzo Enrico (Marco). Attorno a loro, una schiera di volti noti come Carla Signoris, Bebo Storti e Barbara Ronchi.
“Fuochi d’artificio” è stato pensato proprio come un omaggio alla Resistenza, ma senza scadere in quella retorica stucchevole che spesso accompagna certi racconti storici. Qui la guerra è sporca, scomoda, mai astratta. I bambini non sono piccoli eroi, ma ragazzi pieni di paure, dubbi e improvvisi slanci di coraggio. Proprio come dev’essere. Gli ultimi due episodi promettono di tirare le fila di questo racconto intenso, proprio come i fuochi d’artificio che illuminano il cielo solo per sparire subito dopo. Un effetto che rimane imperituro nella memoria, sebbene duri pochi istanti. In attesa dell’ultima serata, possiamo solo prepararci a salutare questi personaggi con un misto di gratitudine e malinconia. Perché, in fondo, anche il coraggio più grande nasce sempre da una paura imperfetta.